lunedì 12 novembre 2012

Amore inutile

Ho amato la febbricitante attesa per un bacio,
una carezza od uno sguardo,
mi sono nutrito del profumo della pelle
ed ubriacato del sapore dei secondi
che colavano dolci come miele 
dalle labbra, dalle palpebre.
Ne il sole, ne il vento o i passi
frenetici della gente scandivano il nostro tempo
troppo lontani e sterili per noi,
troppo poco attenti ai sussurri stranieri
che evocavano l'immagine di un bacio ingenuo.

Stringe e tira adesso dalle braccia, l'anima
che si dimena e lotta nella foga
privata del vestimento leggero dell'amore.
Nuda, ora lacrima pioggia amara e inconsistente
ed urla il furto al vento:
si stringe negli stracci della pelle
fatta cuoio, ignorato il suo lamento
volge gli occhi al cielo, implorante la tregua.
Vuotata, esausta, atterrita e nascosta
nei momenti dei ricordi della mente,
i più dolci basteranno a consolarla.

O forse no.

Marcello D'Onofrio 





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